La mostra che unisce le recenti scoperte internazionali con l’eccellenza italiana nella ricerca

CATANIA – Mentre il mondo scientifico celebra le più recenti ricostruzioni in laboratorio del blu egizio da parte di un team internazionale – notizia che ha fatto il giro del mondo negli ultimi giorni – il Museo dei Saperi e delle Mirabilia Siciliane si prepara ad accogliere “ULTRASKY. Alla scoperta del Blu Egizio dalle Arti alle Scienze”, un progetto espositivo giunto alla terza tappa, che anticipa e guida il rinnovato interesse globale per il primo pigmento sintetico della storia. L’inaugurazione è fissata per il 17 giugno 2025 alle ore 17:00 presso il Palazzo Centrale dell’Università di Catania (piazza Università 2), con ingresso gratuito fino al 2 settembre 2025.
Una Scoperta che Conferma un Percorso e una Tendenza
Un gruppo di ricercatori della Washington State University, in collaborazione con il Carnegie Museum of Natural History e il Museum Conservation Institute dello Smithsonian, ha compiuto un salto tra passato e futuro: hanno ricreato il blu egizio, sperimentando dodici diverse ricette per confermare quanto fossero sofisticate le antiche tecniche egizie. Tuttavia, la rete mondiale BLUENET fondata a Villa Farnesina, sede di rappresentanza dell’Accademia dei Lincei, è sempre più il punto di riferimento globale della ricerca sul blu egizio. Questi nuovi risultati si inseriscano infatti in un percorso di studi consolidato negli ultimi anni, di riscoperta di questo antico materiale dai sorprendenti risvolti per le nuove tecnologie. ULTRASKY rappresenta l’espressione più suggestiva ed emblematica di questo fenomeno.
Il blu egizio, materiale dall’elevata sostenibilità e con proprietà ottiche sorprendenti, andò perduto nel Medioevo per riaffiorare sporadicamente nel Rinascimento, come testimoniato dal recente rinvenimento negli affreschi di Raffaello a Villa Farnesina. Riscoperto nell’Ottocento, oggi attira grande attenzione per le sue potenziali applicazioni in vari campi: dalla produzione di energia alla sensoristica, dalla medicina alla bioedilizia.
L’Arte Come Ponte tra Ricerca e Società
ULTRASKY trasforma la complessità scientifica in esperienza culturale attraverso le interpretazioni di nove artisti italiani contemporanei, ognuno dei quali ha esplorato le potenzialità espressive del blu egizio in ambiti diversi: • Viola Alpi (moda): Ha creato capi ispirati al blu egizio, esplorando la relazione tra colore e tessuto, e usando il blu egizio non come colore ma come sistema di tutela del marchio grazie alle sue caratteristiche ottiche uniche che lo rendono un sistema anticontraffazione. • Collettivo CaCO3 (mosaico moderno): Questi artisti hanno reinventato l’arte musiva tradizionale, utilizzando il blu egizio per creare composizioni che dialogano con la tradizione in chiave contemporanea. • Andrea Chidichimo (pittura): Le sue opere pittoriche esplorano le sfumature e le proprietà luminose del pigmento, creando visioni emotive che spaziano dall’astratto al figurativo. • Stefano Conticelli (design e installazioni): Ha sviluppato installazioni evocative che permettono ai visitatori di immaginare e sperimentare fisicamente le proprietà ottiche del blu egizio attraverso design innovativi. • Giuliano Giuman (vetro): Maestro nell’arte vetraria, ha creato opere che coniugano la trasparenza e l’opacità del blu egizio per amplificarne le caratteristiche luminose. • Kamilia Kard (arte digitale): Ha trasformato il blu egizio in esperienza digitale, creando opere multimediali dai significati attuali. Declina le possibilità del colore nell’era contemporanea attraverso la stampa 3D usando il primo filamento a base di blu egizio mai realizzato. • Matteo Peducci (scultura): Le sue sculture valicano i confini tra le arti coniugando la musica di un flauto di blu egizio con i volumi leggeri dei petali di una rosa arrivando fino a risultati provocatori. • Erica Tamborini (ceramica e performance): Ha unito l’arte ceramica alla performance, creando un dialogo tra corpo, materia e colore. • Franco Vitelli (intarsio cosmatesco): Maestro dell’intarsio, ha reinterpretato la tradizione cosmatesca inserendo il blu egizio in composizioni geometriche di grande impatto visivo ed emotivo.
Un’Esperienza Immersiva e Tecnologica
ULTRASKY offre un’esperienza che combina l’estetica dell’arte con il rigore della scienza. Grazie a visori di ultima generazione, i visitatori potranno osservare la luce infrarossa unica emessa dal blu egizio, rivelando aspetti invisibili a occhio nudo che rappresentano la frontiera delle future applicazioni tecnologiche.
Un Progetto di Eccellenza sotto l’Alto Patrocinio dei Lincei
La mostra nasce sotto il patrocinio dell’Accademia Nazionale dei Lincei e nell’ambito di BLUENET, la più importante rete mondiale di studiosi del blu egizio che include oltre 150 ricercatori provenienti da 65 istituzioni di tutto il mondo. Il progetto, organizzato da Adamantio srl – Science in Conservation, è reso possibile dal contributo del main sponsor Eni S.p.A. e dalla curatela di Rolando Bellini (critico d’arte), Marco Nicola (tecnologo) e Antonio Sgamellotti (Linceo).
Le parole dei curatori
Rolando Bellini: “L’incontro sinergico fra arte e scienza, eredità di un tempo eroico, si fonda su personalità geniali come Leonardo, Michelangelo, Galileo, in grado di fare della tecnica artistica strumento di libertà. Raccogliamo in mostra questa eredità.”
Marco Nicola: “Il blu egizio, con le sue proprietà ottiche uniche, ci offre una finestra su un mondo di applicazioni scientifiche ancora inesplorate.”
Antonio Sgamellotti: “La tonalità cerulea del blu egizio evoca il cielo e il mare dell’affresco ‘Il trionfo di Galatea’ di Raffaello in Villa Farnesina e, come dice Klein, tutto quello che di astratto c’è in natura.”
Il Tour Italiano dell’Eccellenza
Dopo le tappe di Pisa (Museo della Grafica), Priverno e Ninfa, ULTRASKY continua il suo percorso nazionale a Catania. Sono già programmate future esposizioni a Genova, Napoli, e Torino, per portare un pubblico sempre più vasto alla scoperta di questo straordinario pigmento.