Dalla preservazione della fertilità nella patologia benigna o maligna al social freezing:  la crioconservazione di gameti ed embrioni

La Società Italiana della Riproduzione Umana organizza un convegno multidisciplinare e multi professionale  tra medici, biologi, genetisti, psicologi, ostetriche e legali.

CATANIA – La Società Italiana della Riproduzione Umana (SIRU) accende i riflettori sulla necessità di garantire su larga scala la preservazione della fertilità, non solo nei casi di problemi riproduttivi in senso stretto,  ma anche in relazione ad altre patologie che possono comprometterla o a scelte personali di vita.

Il 20 e 21 giugno, presso la Torre Biologica dell’Università degli Studi di Catania, si terrà sul tema un  convegno multidisciplinare e multiprofessionale tra medici, biologi, genetisti, psicologi, ostetriche e legali dal titolo “Selezione dei pazienti e gestione della crioconservazioni di gameti e embrioni. Dalla preservazione della fertilità nella patologia maligna e benigna al social freezing”.

Negli ultimi anni, il tema della preservazione della fertilità ha assunto un ruolo centrale nella medicina della riproduzione, spingendo verso una visione sempre più inclusiva, preventiva e personalizzata. Se inizialmente la crioconservazione di ovociti, spermatozoi ed embrioni era destinata, come anticipato, quasi esclusivamente ai pazienti infertili, oggi si riconosce l’importanza di estendere queste strategie anche a pazienti oncologici e affetti da patologie benigne che possono compromettere, in modo temporaneo o permanente, la capacità riproduttiva.

Malattie come endometriosi, insufficienza ovarica precoce (POI), patologie autoimmuni, malattie genetiche, chirurgia pelvica o testicolare ripetuta, e condizioni iatrogene (terapie farmacologiche gonadotossiche) pongono il clinico di fronte alla necessità di intervenire tempestivamente per salvaguardare il potenziale riproduttivo del paziente.

In parallelo, l’evoluzione delle tecniche di crioconservazione (vitrificazione, slow freezing, banking personalizzato) ha garantito standard di sicurezza ed efficacia elevati, rendendo queste opzioni non solo disponibili, ma eticamente e clinicamente raccomandabili.

Come sottolinea il ginecologo Antonino Guglielmino, fondatore e past president della SIRU: “Il congresso si propone una riflessione ad ampio raggio. Fare il punto sulle nuove indicazioni cliniche per la preservazione della fertilità, nell’ambito delle patologie sia maligne che benigne. Approfondire gli aspetti biologici e tecnici della crioconservazione dei gameti e degli embrioni. Valutare il contesto etico, normativo e organizzativo alla luce della normativa italiana e delle più recenti linee guida internazionali”.

Gli fa eco il ginecologo Marco Galletta, 

responsabile del Centro PMA dell’Azienda Ospedaliera Papardo di Messina: “È importante promuovere un dialogo multidisciplinare tra ginecologi, andrologi, oncologi, genetisti, embriologi e bioeticisti. E definire percorsi di presa in carico precoci, strutturati e integrati, a garanzia di una medicina riproduttiva realmente preventiva”.

I lavori, animati da autorevoli esperti, si apriranno venerdì 20 giugno alle ore 10,15 con il saluto dell’Assessore Regionale alla Sanità Siciliana Daniela Faraoni.

Nella prima sessione  si analizzeranno i risultati della crioconservazione dei gameti e degli embrioni, con un Up date della letteratura, in Italia e nel mondo, nella seconda la crioconservazione nella donazione dei gameti. La terza sessione tratterà della preservazione della fertilità nel paziente oncologico; la quarta sarà  la tavola rotonda “Confronto tra Società Scientifiche e Istituzioni Sanitarie Un progetto per la donazione dei gameti e la preservazione della fertilità: il ruolo delle banche regionali”. Alla quale parteciperà anche Giuseppe Capodieci, direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, tra le cui competenze rientra appunto la banca regionale di Sciacca.

La sessione finale della giornata sarà dedicata alla preservazione della fertilità per scelta personale senza indicazione medica 

Sabato 21 giugno si aprirà con la sesta sessione che sarà un focus sui gameti e gli embrioni non utilizzati, attraverso un’analisi comparativa con altri paesi Europei e oltre. Un ampio ventaglio  su come i gameti maschili e femminili per l’eterologa vengono acquisiti e distribuiti in Italia e in Sicilia e sul destino dei gameti crioconservati non utilizzati dai pazienti con patologie maligne e benigne,  E così  pure sul  destino sia  degli embrioni crioconservati e non trasferiti da trattamenti omologhi e eterologhi, sia degli embrioni crioconservati e diagnosticati malati alla PGT-M; PGT-SR; PGT-A.

La settima sessione sarà  incentrata sulla preservazione della fertilità nell’uomo e nella donna con patologia benigna, l’ottava e ultima tratterà di gravidanza, parto e nascituro dopo la crioconservazione.

“L’obiettivo – conclude Aldo Eugenio Calogero, professore ordinario di endocrinologia presso l’Università di Catania – è fornire ai partecipanti strumenti concreti per affrontare la complessità di queste decisioni cliniche, rafforzando il ruolo della medicina della riproduzione come parte integrante del percorso di cura globale del paziente.”

L’evento è riservato ad un massimo di 100 partecipanti, l’iscrizione è gratuita e darà  diritto a 11 crediti ECM.